Parco Archeologico Comunale di Seradina – Bedolina

Interventi di conservazione, valorizzazione e miglioramento dell’ accessibilità nel Parco archeologico delle incisioni rupestri di Seradina – Bedolina. Capo di Ponte (BS)

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CHI

COMMITTENTE | Comune di Capo di Ponte (BS) – Rup. geom. Guerino Benaglio

PROGETTISTI | RTP: arch Luca Oddi mandatario, arch Giulio Lusvardi, arch Glenda Mariotti. arch. Chiara Depietri, geol. Fabio Alberti

DOVE | Parco Archeologico Comunale di Seradina Bedolina – Capo di Ponte (BS)

COSA | Predisposizione della progetto Definitivo per la candidatura al Bando di Regione Lombardia “Piano Lombardia”; Progetto architettonico (definitivo – esecutivo) – Direzione Lavori e Sicurezza in fase di realizzazione

QUANDO | 2022 selezione per il finanziamento regionale. 2022 progetto esecutivo. 2023-2024 realizzazione

CONTRIBUTI | dott. Archeologo Alberto Maretta, direttore Parco Archeologico Comunale di Seradina – Bedolina. Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia – dott. Serena Solano, arch. Camilla Rinaldi

IMPRESE ESECUTRICI | Camuna costruzioni, SL Carpenteria e Montaggi, Acantus Restauri di Dario Guerini, Marco Mottinelli archeologo

Il Parco Archeologico Comunale di Seradina – Bedolina, parte del sito UNESCO n. 94 “Arte rupestre della Valle Camonica” (primo sito italiano ad essere inserito nella lista UNESCO nel 1979), è stato istituito nel 2005 con l’intento di proteggere, conoscere e valorizzare una vasta area con incisioni rupestri situata sul versante idrografico destro del territorio capontino.

La realizzazione, nel 2019, di una passerella in acciaio che migliora la fruizione della Roccia 1 di Bedolina (meglio nota come “Mappa di Bedolina”) è il primo intervento di radicale innovazione al percorso di visita introdotto nel parco dalla sua nascita.

Il presente progetto, sul solco di questa recente e proficua esperienza, prosegue il processo di rinnovamento degli spazi di fruizione e delle modalità di visita attraverso un ampio programma di interventi coordinati che coinvolgono alcuni punti nevralgici del parco. 

La conservazione del patrimoni

E’ manifesta negli interventi di manutenzione conservativa e restauro (lotto 1) di alcune delle principali rocce del Parco (nello specifico le nn. 18, 21, 6 di Seradina II, la n. 57 di Seradina I e le nn. 5, 7, 9 di Bedolina), secondo una programmazione pluriennale che il Parco, in accordo e sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, porta avanti nel tentativo di coniugare esigenze di tutela, occasioni di analisi scientifica e opportunità turistico-divulgative.   

La valorizzazione del patrimonio e l’innovazione tecnologica per la piena fruizione del bene

sono i principi ispiratori di due interventi particolarmente impegnativi che coinvolgono la Roccia 12 di Seradina I, e l’ingresso di Bedolina.

La roccia 12 di Seradina I

E’ la più estesa e più ricca superficie non solo del Parco ma dell’intero versante occidentale della Media Valcamonica. L’ampio e liscio lastrone ospita infatti un’elevatissima concentrazione di incisioni: duellanti, scene di caccia a cavallo o con l’arco a cervi con corna “solari” e camosci, scene di aratura e di accoppiamento, insiemi simbolici a carattere religioso. Si tratta di un eccezionale scorcio su ideologie e credenze di una comunità alpina dell’età del Ferro (I millennio a.C.), che l’arte rupestre della Valcamonica riesce qui a restituire in maniera unica e irripetibile.

Bedolina

Si caratterizza per le numerose “mappe”, fra cui spicca senza dubbio l’omonima “Mappa di Bedolina” (Roccia 1), alla quale si è aggiunta di recente (2005) una ancor più grande e più complessa raffigurazione gemella (Roccia 7). Sulla Roccia 1, accanto alla famosa “mappa”, si trova anche l’immagine della Rosa Camuna, un simbolo ancora misterioso ma di grande fascino, che negli anni ‘70 ha ispirato la creazione del logo di Regione Lombardia.

Gli spazi per le attività culturali e il racconto

Piccoli ripari in acciaio e totem informativi che fungono anche da sedute connettono il visitatore al “Meta-parco”, strumento innovativo di recente implementazione capace di moltiplicare gli spunti e le informazioni per la visita (cfr. https://www.parcoseradinabedolina.it/), e di permettere una migliore fruibilità del bene anche a persone con disabilità visive. E valorizzano gli spazi teatrali dei terrazzamenti storici, adatti ad ospitare i molteplici eventi che il Parco ed il Comune promuovono nel periodo estivo. Le due aree di Bedolina e di Seradina I  diventeranno spazi per attività culturali molteplici, innescando un processo di Rigenerazione Urbana e di riappropriazione del Parco Archeologico da parte della cittadinanza.

Il miglioramento dell’accessibilità lungo i percorsi

E’ stato messo in atto il totale ridisegno del punto di ingresso a monte di Bedolina. Con la creazione di una nuova struttura che possa rispondere alle molteplici esigenze. In primo luogo si configura come un’emergenza architettonica con lo scopo di rendere facilmente individuabile il punto di ingresso ai visitatori. Inoltre è stato sostituito il ponticello di accesso all’area di Bedolina. Il nuovo manufatto è stato realizzato in acciaio zincato a caldo e verniciato a polvere o con particolari tecnologie che ne garantiscano la massima durabilità nel tempo,  con un disegno architettonico coerente rispetto alle azioni già messe in atto nel parco

E’ stata sostituita la sala in legno esistente di connessione tra la parte alta e la parte bassa del parco. Questa è stata realizzata in acciaio zincato a caldo e verniciato a polvere o con tecnologie in grado di garantire la massima durata nel tempo. che corre parallela all’andamento del versante e supera così un dislivello leggermente superiore, circa 5,00 m semplificando il percorso e rendendolo più sicuro. La struttura è in semplice appoggio su due fondazioni in c.a. appoggiate alla roccia e separate da questa con strati di TNT e guaine bugnate. I gradini sono realizzati in grigliato di acciaio traforato per contenere le spinte del vento sulla struttura e garantire il corretto gradiente antiscivolo

Al fine di agevolare la percorrenza dei tratti di percorso più scoscesi o dove è presente il pericolo di caduta nel vuoto, è stato ideato un sistema modulare, versatile, che permette di creare gradini e parapetti in andamento con i percorsi esistenti. Tale sistema migliora oggettivamente la sicurezza lungo il percorso e rende più agevole la visita. Il sistema è stato realizzato con elementi metallici in acciaio corten, semplicemente infissi nel terreno. Nelle posizioni in cui è presente il pericolo di caduta nel vuoto, sono stati inseriti tratti di rete in acciaio tesa, tipo X tend

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