Asilo Nido Parma Mia

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CHI

COMMITTENTE | Comune di Parma

PROGETTISTI| Progetto architettonico: Arch. Luca Oddi, Arch. Filippo Bocchialini, Arch. Chiara Depietri

Progetto strutture Ing. Silvano Bertinelli – Studio Dedalo

Progetto meccanico: Per.ind Roberto Bocchi

Progetto elettrico:  Per.ind Manolo Bianchi – Studio EL tec

Progetto di prevenzione incendi: Per.ind Michele Rainieri

Progetto acustico: Ing Gabriella Magri QSA

Progetto agronomico: dotto. Marcello Motta

Progetto rete fognaria e laminazione: Ing. Stefano Terzi

Sicurezza in fase di progettazione: Arch. Giulio Lusvardi

COSA | Progettazione all’esecutivo

DOVE | Quartiere Parma Mia. Via Montanelli

QUANDO | 2022-2023

UN NUOVO ASILO NIDO

Il quartiere Parma mia rappresenta una delle più recenti e virtuose iniziative di sviluppo della città. Un reticolo di strade e percorsi ciclopedonali conduce ai diversi cluster residenziali, il tutto immerso in un ormai consolidato intreccio di rigoglioso verde pubblico.

L’amministrazione comunale, forte dell’irripetibile occasione fornita dai finanziamenti del PNRR, ha immaginato di intraprendere un percorso atto a portare qui, come in altri quartieri, alcuni servizi pubblici a disposizione dei residenti e di tutta la città.

Un nuovo asilo nido per 80 bambini sorgerà in prossimità di Via Chiavari, alle porte del quartiere. Ad accoglierlo sarà uno spazio fronte strada, adiacente ad altre consolidate funzioni pubbliche, tra cui la Questura, la motorizzazione civile e il comando dei vigili del fuoco. Il progetto prende forma a partire dalla conformazione del luogo, dalla funzione e dagli elementi caratterizzanti dell’ambiente. Il nuovo edificio si sviluppa lungo il viale. Il primo segno tangibile è rappresentato dalla poderosa cortina muraria che corre, seguendolo, lungo l’andamento curvilineo del viale alberato. Un muro che è anche un segno, una separazione fisica, un elemento di protezione, al contempo porosa. È infatti interrotto dal taglio che determina l’ingresso e da due forature schermate da rigogliose piantumazioni di verde rampicante che nascondono due piccoli giardini segreti a disposizione di chi vive l’asilo.

LA MORFOLOGIA

L’andamento di questo primo segno è generatore di altri successivi, ad esso paralleli, che disegnano gli ambienti interni. Il grande atrio polifunzionale e i due laboratori (sono proprio questi che si trovano in diretta con continuità su uno dei giardini segreti). A est, infine, gli spazi a disposizione del personale docente e dei servizi diretti (la cucina e i locali tecnici). Il linguaggio muta per le quattro aule. Un blocco parallelepipedo compatto li accoglie in serie. Si genera così un’altra cortina muraria, in questo caso totalmente vetrata e trasparente. Le aule si schiudono verso il grande giardino a loro dedicato.

La parete a nord è del tutto sostituita da ampie aperture che, senza soluzione di continuità, permettono di estendere gli spazi interni verso quelli esterni pavimentati e protetti da pergolati verdi. Ogni aula è composta da due locali principali e dai servizi igienici dedicati. Le attività dei piccoli e dei loro educatori possono inoltre svolgersi, in modo comune, nell’ampio atrio centrale, altra naturale estensione delle aule. Questo spazio, il cuore della struttura, è più alto e coperto da un tetto in legno estremamente caratterizzante e generatore di comfort. Questa copertura vola su un taglio di luce che, su tutto il fronte nord, fa entrare una piacevole illuminazione indiretta.

IL GIARDINO

E poi c’è il grande giardino, frutto di un ridisegno attento rispettoso delle sistemazioni precedenti. La collina artificiale piantumata è solo parzialmente ridisegnata per dare spazio al nuovo fabbricato. In gran parte è diventata occasione per creare, a nord, un fronte verde agli spazi dedicati ai bambini. De alberature qui presenti sono quindi mantenute e implementate da nuove, secondo un attento studio delle essenze autoctone e non nocive. Anche le alberature rimosse dalla porzione sud del lotto troveranno diversa collocazione nel nuovo disegno del parco e nelle aree a verde circostanti. Il ricco complesso delle essenze scelte, composto di alberature, arbusti e piante rampicanti, sarà un elemento caratterizzante di ogni parte dell’edificio, sia di quelle dedicate ai bambini (il parco e i giardini segreti) che di quelle pubbliche sul fronte sud, a diretto contatto con il percorso ciclopedonale.

LA TECNOLOGIA

L’edificio nel suo insieme è attento e rispettoso dell’ambiente. Risponde abbondantemente ai requisiti N-Zeb che lo rendono pressoché autosufficiente dal punto di vista energetico. Questo grazie all’involucro edilizio estremamente prestazionale dal punto di vista termico e acustico, dalla dotazione di un impianto fotovoltaico di 60 kW e dall’uso di tecnologie per la climatizzazione che sfruttano esclusivamente la potenza elettrica prodotta. Accorgimenti più raffinati come un sistema di illuminazione che si autoregola al variare dell’illuminazione naturale e un impianto di accumulo delle acque piovane a servizio dell’irrigazione, contribuiscono a mitigare l’uso delle risorse naturali e gli sprechi.