Corte B
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CHI
COMMITTENTE | Privato
PROGETTISTI | arch. Giovanni Gherpelli, arch. Luca Oddi
DOVE | Fontanelle di Roccabianca, Parma
COSA | Progettazione architettonica (preliminare)
QUANDO | 2013
Il paese di Fontanelle si sviluppa a destra e a sinistra di una stretta e sinuoso viale che corre verso est e va a sbattere contro un’ansa dell’argine del fiume Taro. I caseggiati si affacciano ordinati e ortogonali alla strada, con pochi punti di discontinuità, piazza Balestrieri e Piazza Cesare Battisti, sulla quale si affaccia la chiesa parrocchiale. Questa conformazione permette continui scorci verso la campagna, piatta e sterminata. L’intervento di progetto interessa il caseggiato rurale che fa da testa al paese, abbracciato su due lati dall’ansa dell’argine che diventa suggestiva quinta scenica verde. Differentemente a quanto detto per la gran parte degli edifici del paese, il complesso si sviluppa con andamento parallelo a Strada Villa, due sono i corpi di fabbrica principali:
– il complesso abitativo formata dalla casa padronale e da altri due fabbricati più bassi ad essa adiacenti. Sulla cortina muraria su strada, finestrata, si individuano due aperture voltate , l’accesso ad altrettanti corridoi che attraversano totalmente i volumi, conducendo all’interno della proprietà.
– il secondo volume che ospita la stalla, il fienile e i locali di lavoro, ripercorre l’andamento del primo. Anche questo ha un attraversamento trasversale che conduce verso l’argine.
Fra i due si crea una sorta di via interna, stretta fra i due blocchi ma comunque proporzionata. Elemento di rottura rispetto a tale conformazione è il fienile, o almeno ciò che ne resta. Volume pilastrato, a pianta libera, con la sola eccezione della parete cieca verso l’argine. Il complesso è circondato da un ampio spazio verde su tre lati, questo lo valorizza rispetto ai fabbricati adiacenti. Interessante e di valore è inoltre il rapporto di complementarietà che si crea con la facciata della chiesa parrocchiale.
Il progetto di intervento interessa tutto il complesso di strada Villa, il tentativo è quello di lasciare inalterate le peculiarità degli edifici, testimonianza ottimamente conservata dei sistemi rurali della campagna parmense. Le proporzioni, le altezze, i materiali di facciata saranno riportati alle fattezze originali. Il valore aggiunto del complesso è dato sicuramente dalla cospicua presenza di verde che abbraccia i fabbricati. Questi sono infatti inseriti in un’imponente area a verde di proprietà, resa ancora più maestosa dalla quinta verde dell’argine che impreziosisce ancor più il contesto. Il progetto tenta di valorizzare tale paesaggio attraverso un disegno organico e ragionato e ad una rifunzionalizzazione delle diverse aree. Gli interventi pensati negli spazi esterni: pavimentazioni, piantumazione di alberi, inserimento di elementi leggeri di ombreggiatura lungo i percorsi, sono tutti pesati e ragionati tenendo in massima considerazione la fisionomia originale degli spazi e cercando di interferire il meno possibile con questi. Ognuno di questi interventi è stato pensato nei materiali, nelle proporzioni degli elementi al fine di garantire il più perfetto inserimento nel contesto consolidato. La leggerezza, la pulizia del segno sono alla base di ogni azione progettuale. Imprescindibili saranno interventi che andranno a compromettere le logiche delle partizioni interne. Saranno però mantenuti tutti gli elementi spaziali caratteristici come testimonianza dell’organizzazione originaria. Anche l’uso dei materiali è studiato secondo due diverse logiche: quella del ripristino e del consolidamento ragionato dell’impianto generale e quello dell’inserimento di elemento nuovi utili alle nuove conformazioni degli spazi e delle nuove esigenze. I ripristini dei paramenti murari, delle strutture lignee e degli infissi, i materiali delle sistemazioni degli spazi esterni sono progettati utilizzando materiali del tutto compatibili con gli esistenti, in un’ottica conservativa che riporti tali elementi allo stato originario. Una logica differente è invece quella usata nei confronti degli elementi aggiuntivi, dei paramenti che vanno a modificare lo stato dei luoghi e in particolare gli assetti interni. In questo caso la scelta si è rivolta su materiali che si discostino da quelli presenti in loco: acciaio corten, vetro in grandi formati, cemento faccia a vista … Tale scelta ha lo scopo di evidenziare gli elementi architettonici che si discostano dalla struttura originale, mettere in risalto gli interventi necessari alla rimessa in funzione degli spazi secondo le logiche contemporanee. Il progetto prevede la riorganizzazione degli spazi ad uso abitativo. Sono stati pensati moduli abitativi con tagli differenziati al fine di rendere il comparto appetibile al più ambio target di abitanti. Nella parte già a funzione abitativa sono stati ricavati cinque appartamenti indipendenti. Quelli al piano terra con accesso diretto dalla corte interna, quelli ai piani superiori serviti da scale di accesso indipendenti o comuni. I tagli vanno dal bilocale al duplex, quest’ultimo è anche provvisto di un ampio cavedio – giardino al piano attico su cui affacciano le camere da letto. In adiacenza a questo blocco di appartamenti sono previsti quattro moduli garage + cantina, di cui uno doppio. Dalla rifunzionalizzazione della stalla, del fienile e della parte rustica si ricavano altri tre appartamenti. Uno al piano terra, all’interno della stalla e due al piano primo: uno nel fienile, provvisto di soppalco (viste le importanti altezze di tale spazio) e uno al piano primo della parte rustica. Anche in questa porzione sono stati ricavati quattro moduli garage + cantina, provvisti di accesso carrabile e pedonale. Le sistemazioni esterne prevedono la porzione più densamente pavimentata in prossimità degli edifici. Sono pensate pavimentazioni carrabili utili all’accesso ai garage e superfici ad uso pedonale, intervallate queste da porzioni di verde. Il resto del comparto sarà sistemato a verde, tramite la semina di prato e la piantumazione di alberi autoctoni.